CARBOSSITERAPIA - Dott. Antonio Bellino

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CARBOSSITERAPIA

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.Dott. Antonio Bellino
Medicina e Chirurgia Estetica,
Laserterapia e Laserchirurgia,
Medicina AntiAging e Nutrigenomica,
Trichiatria e Tricochirurgia

LA CARBOSSITERAPIA

La carbossiterapia è una procedura medica che prevede l’immissione sottocutanea di anidride carbonica medicale attraverso aghi a sezione molto sottile. E’ bene precisare che si tratta quindi di un gas non tossico, ma prodotto normalmente anche dai nostri tessuti. L’anidride carbonica medicale è un gas che viene utilizzato già da anni in ambito medico e chirurgico. Basti pensare che grazie ad essa oggi sono possibili gli interventi chirurgici in laparoscopia, ovvero quelli in cui il paziente viene operato attraverso dei piccoli forellini evitando il classico taglio chirurgico. Ma qui, si parlerà di altro…



Quando infatti questo gas medicale viene utilizzato con altri tipi di apparecchiature, cambiano drasticamente anche le indicazioni terapeutiche.
 
Ecco allora che la Carbossiterapia scostandosi dall' ambito chirurgico, entra come un gigante nell’ambito della Medicina Estetica e Preventiva, della Medicina AntiAging, della Medicina del dolore e non solo.
 
Come funziona?
 
L' anidride carbonica medicale sortisce a livello tissutale degli effetti peculiari. Innanzitutto permette una considerevole ossigenazione dei tessuti in cui viene insufflata; un ossigeno che viene rilasciato "dall’interno" dei tessuti stessi ( Attenzione: da non confondere con le sedute di ossigeno-terapia che sono ben altra cosa). Questo si traduce in una ossigenazione ed in un aumento del metabolismo distrettuale con tutte le reazioni biochimiche che da esso dipendono.

In parole semplici "viene risvegliato il tessuto" privandolo inoltre dei fattori che lo inducono ad un invecchiamento precoce.

E risvegliando un tessuto lo si induce a lavorare di più: ecco quindi che “risvegliando il tessuto adiposo” esso inizierà ad avere un metabolismo più attivo e più vivido che lo spingerà ad un parziale riassorbimento. E' il caso ad esempio dell' adipe localizzato ai fianchi, all'addome, all' interno cosce, alle ginocchia o al sottomento che verrà "riassorbito" senza la necessità di doversi sottoporre ad interventi chirurgici invasivi. Attenzione! Questo però non vale però per tutti i pazienti! Dipende dall'entità iniziale del problema che si desidera risolvere. Lì dove non è indicata la carbossiterapia, si ricorre all'intervento chirurgico.

Il tessuto adiposo non è l'unico a venirne coinvolto in questi termini. Risvegliando le cellule del comparto dermico infatti verrà ravvivato anche il metabolismo cutaneo - rallentatosi magari, come succede, per il trascorrere degli anni - facendo si che il fisiologico ricambio della cute e dei suoi elementi costituenti riprenda più velocemente! Verranno allora allontanate le cellule senescenti e le sostanze tossiche. Ecco perché la pelle dopo diversi cicli di carbossiterapia appare diversa, luminosa, morbida, consistente ed elastica. Con una riduzione anche della rugosità.

Inoltre la carbossiterapia gioca un ruolo di primo piano nel coadiuvare la funzione del circolo linfatico.
 
Avendo compreso certe dinamiche - qui ovviamente molto semplificate - si comprende quindi perché essa sia una delle terapie gold-standard per quei pazienti che soffrono di gambe pesanti, gambe eccessivamente gelide in inverno, dolenti al tatto, che si gonfiano facilmente e che non trovano riposo, nelle quali spesso - ma non sempre- si associano problemi di cellulite e capillari più o meno visibili.

Un problema questo che interessa fasce sempre più giovani di età a causa degli stili di vita.

Ecco quindi che la carbossiterapia lavorerà sul microcircolo - ossigenando i tessuti che in una gamba vengono in un certo senso "soffocati" - coadiuvando le funzioni veno-linfatiche, allontanando le “scorie” tossiche ed infiammatorie, riducendo l’edema e ragalando alle gambe "una diversa sensibilità".

La stessa dolorabilità cambierà, perché le fibre nervose in cui viaggiano le sensazioni del dolore si ritroveranno in un ambiente “biochimicamente” sano. E poichè la carbossiterapia lavorerà anche sul comparto adiposo ne deriverà che i risultati ottenuti durante le sedute si manifesteranno non solo dal punto di vista funzionale e sintomatologico,  ma anche estetico.  


Gambe non più dolenti, ma più leggere e con una struttura visibilmente diversa. Riduzione della cellulite, degli accumuli adiposi, dei capillari visibili. Un investimento in cura, i cui effetti perdureranno nel tempo, ben oltre i periodi della terapia stessa.

Sapientemente embricata in percorsi terapeutici ben strutturati, trova spazio in medicina estetica non solo in alcuni stadi della panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS) ovvero della cellulite e dei suoi inestetismi, ma anche in percorsi di Medicina Estetica ed AntiAging focalizzati ad altri distretti come faccia, collo, cuoio capelluto, addome, braccia  etc.
 
Cosa accade durante una seduta di Carbossiterapia? Inoltre: quanto dura?
Durante una seduta di carbossiterapia, il paziente viene fatto adagiare sul lettino facendogli scoprire la zona da trattare. Attraverso apparecchiature che devono essere assolutamente "certificate e riconosciute" per tali terapie, si impostano i parametri che il gas deve avere per poter entrare e diffondersi nei distretti di nostro interesse.
Si ricorre quindi a particolari aghi atraumatici che vengono posizionati dal medico in determinati punti delle zone da trattare, facendo fluire attraverso di essi il gas in esame.

Il paziente verrà tenuto sotto osservazione durante tutta la durata della seduta.
Ciò che il paziente avvertirà a carico delle zone trattate sarà riferita come una sensazione ora di "formicolìo", ora come "un flusso di liquido fresco" che attraversa i distretti trattati, ora di "tepore" o di "crepitio". Solo in alcuni pazienti potrebbe risultare dolorosa e non sopportabile. In tal caso si adopereranno tutti gli accorgimenti di settaggio per rendere la terapia fruibile dalla paziente.

La durata di ogni seduta varia in relazione alle richieste del paziente, alle indicazioni del professionista, del percorso scelto e soprattutto all'estensione ed al numero dei distretti da trattare. Può variare da poche decine di minuti a molto più.

A seconda del problema in essere si valuta il giusto percorso da seguire. Con sedute variabili in numero e durata di tempo.
La ripresa delle attività dopo la procedura è immediata. E spesso il paziante riferisce un senso di benessere appena dopo la seduta. Potrebbero in qualche caso manifestarsi delle ecchimosi o un lieve dolore nelle sedi di posizionamento degli aghi, che comunque con opportuni accorgimenti vanno via in pochi giorni.
Una visita approfondita permetterà di comprendere così gli end-points perseguibili con tale terapia, le eventuali controindicazioni correlate alla storia clinica del paziente nonchè le modalità di approccio variabili da caso a caso. Diciamo che le sedute "molto orientativamente" si aggirano in media dalle 6 alle 10 per ciclo.
 
E’ possibile ripetere un ciclo anche 2-3 volte durante l’anno.
 
In sintesi:
- Indicazioni: Cellulite, adiposità localizzate, invecchiamento cutaneo, calvizie, sintomatologie dolore a carico degli arti, rallentamento del metabolismo, ripristino trofismo cutaneo etc.
 
- Durata: Variabile. In relazione ai distretti ed alle richieste del paziente. Da poche decine di minuti a molto più. Ciclo ripetibile 2-3 volte l’anno.
 
- Esiti: ecchimosi, lieve dolorabilità in sede di inserzione ago.


Dott. A. Bellino
Iseo - Brescia - Verona - Milano
Il dottor Antonio Bellino, Medico e Chirurgo Estetico è un Esperto e Consulente in Medicina ad Indirizzo Estetico, in Laserterapia e Laserchirurgia Estetica, in Medicina AntiAging e Nutrigenomica, nonchè in Trichiatria e Tricochirurgia. Già Specialista in Chirurgia Generale, con anni di esperienza alle spalle anche in ambito vascolare ha conseguito diversi Master e Specializzazioni presso le scuole più rinomate in ambito italiano ed europeo.
© 2017-2020, Antonio Bellino
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