

MASTOPLASTICA ADDITIVA
Cosa è?
È l’intervento chirurgico che permette di aumentare le
dimensioni del seno e di darle una forma anche diversa.
Chi può
sottoporsi all’intervento?
I pazienti candidabili a questo tipo di intervento sono quelli che vivono con disagio una situazione di
ipoplasia mammaria, ovvero di mammelle piccole; o pazienti che desiderano
armonizzare diversamente la forma del proprio seno, donandogli comunque un
volume o una proiezione diversa. Nonché donne reduci da una o più gravidanze,
da cali ponderali o pazienti che hanno asimmetrie tra le due mammelle, volendo
quindi simmetrizzare un difetto di costituzione anatomica di base.
Non esistono dei
limiti di età per l’intervento. Tuttavia, non si procede ad esso in pazienti con
meno di 18 anni, salvo essere in presenza di severa patologia che colpisce la
minorenne.
Che anestesia viene praticata? Quanto dura l’intervento?
E Cosa fare dopo?
L’intervento viene eseguito in regime di Day Hospital.
Può essere eseguito in anestesia generale o in anestesia locale con sedazione (ovvero
il paziente resta sveglio e tranquillo in assenza di dolore). Nella maggior parte
dei casi non è previsto il ricovero notturno. IN altri casi, a seconda di
quanto evinto dall’anamnesi, del decorso intraoperatorio e del caso valutato
sempre singolarmente, può prevedersi il ricovero notturno di una notte in
struttura.
La durata dell’intervento è orientativamente di circa
un’ora.
L’intervento può essere eseguito in concomitanza con
altre procedure quali mastopessi, addominoplastica, liposuzione etc. Nel qual
caso ovviamente il tempo operatorio si somma.
Nei
primi due giorni post-operatori è indicato riposo. Dal terzo giorno si riprende
una vita quotidiana senza stress fisici. Dopo circa una settimana – dieci
giorni si ritorna alla vita di sempre evitando sforzi fisici intensi. Dopo 3-4
settimane si riprende gradualmente la vita di sempre con l’eventuale attività fisica.
Sarà il medico - chirurgo nel corso dei controlli a dare indicazioni più
precise al riguardo volta per volta, come ad esempio il reggiseno che dovrà
essere impiegato e sostituito nel corso dei giorni.
Quali cicatrici vedrò?
Le protesi possono essere posizionate accedendo tramite
o una incisione sottomammaria di pochi centimetri o una incisione peri-areolare.
Quindi le piccole cicatrici cadranno in queste zone nascoste e comunque nel corso
del tempo saranno non più evidenti.
Quali protesi vengono utilizzate?
L’intervento di mastoplastica additiva è un intervento
cucito su misura. Come tale si intende altamente personalizzabile. Sia come
sede di incisione sia come protesi utilizzata sia come senso al tatto che ne
deriverà. Se tonda o anatomica lo si deciderà a tavolino col chirurgo di
riferimento che illustrerà per ogni caso i pro e contro dell’una o dell’altra
protesi in relazione al seno di partenza ed alla meta estetica che ci si
prefigge. È in relazione al risultato di una valutazione fatta caso per caso che
si potrà quindi decidere, sulla scorta di un consiglio medico ponderato, quale
sia la scelta migliore.
Quali sono i rischi?
Dipendono ovviamente dalla storia clinica
del paziente, dall’equipe a cui ci si affida nonché dalla struttura in cui si
opera. Eventi come quelli connessi a qualsiasi altro intervento chirurgico come
infezione, sieromi, ascessi, parestesie, deiscenza di ferita sono comunque
eventi rari. In fase di valutazione chirurgica, sarà il medico a porre le
attenzioni che servono su determinati aspetti della vita del paziente che
possono porre controindicazioni all’intervento o non aiutare bene la
cicatrizzazione (terapie farmacologiche, fumo di sigaretta, abitudini
alimentari e stile di vita, attività lavorativa etc.)
Il rischio ben conosciuti da molti è
quello della contrattura capsulare peri-protesica. Ovvero della formazione di
una capsula fatta di un tessuto che l’organismo produce quando viene a contatto
con corpi estranei e che nel corso del tempo va incontro ad un ispessimento, costringendo
sempre di più la protesi. Ciò oltre al fastidio porterà ad una alterazione dei
risultati estetici ottenuti in partenza.
In tal caso si ricorre alla sostituzione
protesica.
La stessa sostituzione protesica può
essere presa in considerazione anche deliberatamente per cambiare nuovamente
forma o volume mammario.
Dr. A. Bellino